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Papà Tim lanciò al giovine uno sguardo singolarmente bieco; poi gli disse:
— Io devo invitarvi ad entrare.
— Molto tenuto, disse James, ma sono pressato.
E dicendo queste parole, prese l’aria di partire come se fosse stato chiamato altrove da un affare urgente.
— Voi fareste meglio ad arrestarvi qui un minuto.
— Non posso, nemmeno un mezzo minuto.
— Non so ciò che abbiate da mostrarvi così premuroso d’andarvene, si crederebbe che tutta la creazione vi abbia a cadere sulle spalle.
— È precisamente così la mia situazione, papà Tim, disse James approssimandosi alla gran porta.
— Ebbene in qualunque caso voi non potete rifiutarvi di bevere un bicchiere di sidro, disse papà Tim, che intanto si faceva un punto d’onore di trionfare de’ reiterati rifiuti di James.
Egli infatti giudicò a proposito di non rifiutare questo secondo invito, e papà Tim apparve altrettanto soddisfatto come se avesse accettate le prime offerte.
Così forzato ne’ suoi trinceramenti, James pensò che era a proposito di obbliare nel tempo stesso la sua lunga passeggiata ed i suoi affari pressanti, e si confermò poi pienamante in quest’idea quando scorse mamma Sally e madamigella Grazia che ritornavano insieme da una visita del dopopranzo.
Trovare testa a testa papà Tim e James, bevendo insieme il loro sidro, gran Dio! Non è questo l’ultimo pensiero che si poteva presentare allo spirito delle due rispettabili dame? Allorchè entrarono, James lanciò furtivamente uno sguardo così maligno a madami-