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“Cameriera! svegliate la signora che deve scendere qui.„

Tosto la serva, la signora e i suoi ragazzi si levano dal letto, e formano all’istante un comitato. “Ov’è il mio cappello? dice la signora mezzo ancora addormentata, e facendone incetta a tastoni, in mezzo ad un mucchio di simili oggetti. Parvemi d’averlo attaccato dietro la porta. — L’avete ritrovato? dice la ragazza di servizio sbadigliando, e stroppieciandosi gli occhi. Eccolo„, e così, il mantello, lo sciallo, i guanti le pantoffole sono ciascuno, oggetto di particolare discussione; finalmente tutto sembra pronto, e si mettono in moto per la partenza, quando Pietro s’accorge che gli manca il berretto.

“Dove mai può essersi ficcato, chiede fra sè la signora, l’ho posto a’ piedi della tavola, forse lo si ritroverà su qualche letto„. Perciò la domestica, prende il lume, e fa il giro di tutti i letti presentando la candela proprio sotto il naso di ciascuna dormiente. Eccolo sclama alla fine, traendo qualche cosa d’oscuro di sotto ad un cuscino.

— Ma no! per dio! sono le mie calze, grida una dormiente, punta alquanto — È là, soggiunge, mostrando a dito un’oggetto nero su un’altro — No! per bacco! è il mio sacco di notte, risponde un’altra signora.„ La ragazza compie allora la sua ronda, stendendo a terra tutti i ragazzi, per vedere se mai il berretto si fosse vicino a loro; ma tale operazione non può effettuarsi senza svegliarli completamente; da qui un terribile baccano, che finisce a destare tutti i viandanti, che fanno voti, perchè il berretto, in compagnia di Pietro, se ne yada a mille diavoli. Mentre che nei