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un vicino collegio. All’opposto di papà Tim, Sally si mostrava costantemente amabile, e cortese verso le persone che reclamavano servigi da lei. Era una di quelle rispettabili e piacevoli vecchie, che avresti potuto sovente incontrare andando alla chiesa, armata d’un grande ventaglio, e d’un libro di salmi, e tenendo in mano un pezzo di scorza d’arancio disseccata, od un bastoncello di liquirizia, che destinava a’ ragazzi che le promettevano d’essere savii durante l’ufficio. Simile (ci si perdoni la comparazione) per la sua assiduità in casa, alla caffettiera del thè, questa fedele compagna del focolare aamericano; e il leggero e soave fremito di quella rispondeva assai bene alla dolce ed armoniosa voce di mamma Sally. Con questo amabile naturale ella considerava le bizzarie e le singolarità di suo marito come cose le più semplici al mondo: e tal spirito d’indulgenza e di bontà sembrava averlo comunicato a madamigella Grazia, sua figlia prediletta.

Grazia era bella, affabile, viva, gioviale, espansiva e spiritosa, possedendo inoltre una forza di carattere, che gli dava impero di sè stessa, sapeva volere e padroneggiarsi. Ma siccome la giovinetta non mostrava al mondo che le sue attrattive, il mondo si perdeva in elogi in onore della giovinetta Grazia. Ella non aveva mai lasciato Newbury. Chiunque, in quella solitudine, avesse raccolte le sue parole, spiati tutti i suoi atti, avrebbe rilevato da quella disamina, che ella nacque colla prescienza di un tatto perfetto, d’una squisita delicatezza, e di tutte le brillanti qualità, appanaggio privilegiato delle donne del più alto rango. È di tal maniera che su d’un umile ajuola brilla tal-