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scuole e di canto, ritornava con Maria con tanta costanza e semplicità, come se fossero stati sposati da un anno. La conversazione con lei era di necessità più famigliare che con chicchessia; ciò che destava invidia in più d’un cuore e faceva correre pel villaggio un’interessante varietà di dicerie.
“Io mi stupisco, diceva una, in vedere Maria Taylor, ridere e scherzare così nel mondo con Guglielmo Barton.
— Le sue maniere sono troppo poco riservate, diceva un’altra.
— È chiaro che nutre pensiero su di lui, diceva una terza, e non sa nemmeno nasconderlo.
Qualcuna di simili chiacchiere giunsero all’orecchio della signora Abigaille, che aveva buon cuore, e si sarebbe rammaricata di mostrare la sua indignazione. “Alla fine! pensò fra sè, ciò vuol dire che Maria ha bisogno d’un avvertimento e ch’io debbo parlarle.„
Ma si risolse dapprima a parlare a Guglielmo e il giorno istesso, dopo pranzo, mentre il giovane esaminava un trattato di trigonometria, e sezioni coniche, ella toccò così la questione:
“La nostra Maria, si fa bella ogni giorno.„
Guglielmo assorto nella soluzione d’un problema, e appena ponendo ascolto alle parole che gli eran dirette, rispose per istinto:
“Sì.
― Un po’ storditella! soggiunse Abigaille.
— Lo so, disse Guglielmo gli occhi fissi su E. F. B. C.
— Non siete forse d’opinione che alle volte sia con