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Il suo cucire (e crediamo che questa arte sia troppo poco considerata nel descrivere i particolari delle perfezioni delle eroine) il suo cucire era in vero straordinario; i punti-innanzi somigliavano ad una schiera di perle, i punti-indietro avevano del meraviglioso: e pei punti-in croce, che s’insegnano dalle maestre di scuole nel villaggio, ella non aveva uguali. Che diremo poi delle sue paste e de’ suoi puddings? Avrebbero di certo sedotto il più caparbio celibatario della terra. E del suo talento per scopare, o spazzolare? “Quante figlie si sono in ciò mostrate valenti, ma tu, o Maria, tutte le vinci!„ — Ora che cosa mai vi aspettate? L’arrivo di un giovinotto, senza alcun fallo. Ebbene, proprio di que’ tempi, venne a stabilirsi nel villaggio, per asssumere la direzione della scuola certo Guglielmo Barton. Se volete averne precise informazioni, noi non possiamo che indirizzarvi alla signora Abigaille, che era assai versata nella storia e genealogia delle vecchie comari, ed avrebbe potuto raccontarvi qualmente l’avolo suo proprio, Jke Evetts, aveva preso in moglie una cugina del figlio di Pietro Seranton, pro zio di Polly Moseley, la cui figlia Maria sposò il padre di Guglielmo Barton, nell’epoca appunto in cui la casa del signor Pietro era rimasta preda alle fiamme. Poi la buona signora vi avrebbe incominciato il racconto dell’istoria particolare di tutti i rami della famiglia dalla loro venuta d’Inghilterra. Chechessia sappiamo per fermo che Abigaille lo avevo per cugino, che fu accolto in pensione dal diacono, e dopo avere, pel corso di una settimana fatte alcune osservazioni su Maria, risolvette, di chiamare anche lei cugina; ciò che avvenne nel modo il più semplice al mondo.