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tutto ciò che le vostre circostanze esigono, affidarmi alle mie cure.

— Oh Dio di misericordia, sclamò lo sventurato, m’è dato ancor dunque di sperare. Conducetemi ove vi aggrada; io vi seguirò, io vi obbedirò.„

Non vi furon d’uopo che poche ore per mettere il pover uomo in istato di entrare nella ritirata dimora che Dallas gli aveva disposta nel suo palazzo. La rinvenne la moglie premurosa, riconoscente, disposta a farsegli angelo e guida. Cura igienica, salutare esercizio, utile lavoro, cibo semplice, acqua pura, ecco il regime a cui Dallas volle sommettere l’ospite suo. Era una specie di prigionia alleviata da forme dolci e cortesi. Durante i primi giorni, la cessazione dell’ordinario stimolante, che reagiva potentemente su di lui faceva orribilmente soffrire il povero prigioniero e a tal punto, che vi fu un’istante che supplicava si rinunciasse all’impresa. Ma a tali suppliche insensate Dallas oppose sempre una fermezza invincibile, ed Augusta le più tenere inchieste.

S’ei fu salvo alla fine, ben si può asserire che lo fu per la prova del fuoco, poichè una febbre ardente, un lungo e terribile delirio lo trassero all’orlo della tomba.

Ma la lotta fra la vita e la morte fu di breve durata; e sebbene lo lasciasse steso sul suo letto di dolori, debole, dimagrito, pure rientrò nella pienezza de’ suoi sensi, e in stato di guarigione. Colui che ha composto l’amico suo nella pace del sepolcro, o che ha provato l’acuto dolore, che si sente nel prodigargli giorni e notte delle cure salutari ma impotenti, può solo