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momento. Parve al signor Dallas che fosse propizia la circostanza d’allora in cui Edoardo, privo da qualche giorno de’ suoi figli, aveva potuto rientrare in sè medesimo.
Profiltò d’un istante in cui Howard era libero da un giogo vergognoso, che sì di frequente subiva. Con parole abilmente accentate e che erano indizio d’un sincero interesse ei si studiò, di far vibrare le rilasciate corde del suo cuore, e destarne l’assopita sensibilità.
“È inutile, signor Dallas, disse Edoardo in risposta al discorso dei nobili motivi, che dovevano indurlo ad un tentativo di riforma; è inutile che la vostra eloquenza si studi di farmi risorgere; sarebbe lo stesso che trarre i reprobi dalle bolge d’inferno. Credete voi, soggiunge con voce risoluta e selvaggia, ch’io già non mi sappia tutto quanto avete a dirmi? Nessuno ne sa meglio di me su questo proposito; tutto io so, come i demoni che credono e tremono.
— Ma, disse Dallas, ogni lusinga non è tolta per voi. Voi non dovele considerarvi come uomo perduto inesorabilmente!
— E chi siete voi dunque per tenermi somigliante linguaggio, disse Edoardo mostrando in viso, ordinariamente cupo, un raggio di curiosità, se non di speranza.
— Io sono per voi, Edoardo Howard, il messaggero della buona novella, disse Dallas, fissandogli in volto solennemente il suo sguardo risplendente di generoso fuoco di carità: per voi, sciagurato, che avete sprecato felicità, speranza e salute: che avete piagato il cuore di vostra moglie e ridotti alla mendicità i vo-