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Storia di una Capinera |
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sandomi di un’occhiata che sembrava mi penetrasse sino al cuore mi disse: — Tu sei troppo pallida e agitata da qualche tempo in qua; che hai? — Io tremavo, balbettavo non so che cosa, ma non sapevo che dire. Ella ripigliò con quella stessa cera che mi faceva male: — Da qualche giorno mi sono accorta che c’è in te un gran cambiamento. Ragazza mia, se l’aria della campagna ti fa male, tuo padre non insisterà a tenerti qui, e ti permetterà di ritornare al tuo convento. — Ed accompagnò queste poche parole con tale sguardo e tal suono di voce che parevami dicesse: — So tutto; conosco il tuo segreto! — Mi sentivo morire. Fortuna che mi trovavo seduta, perchè altrimenti sarei caduta a terra, ed ella non si avvide che gli occhi mi si riempivano di lagrime, perchè in quel momento entrò Giuditta tutta allegra. Oh, la mia povera mamma! che dorme laggiù nel Camposanto!... Come