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80 | Storia di una Capinera |
stretto perchè mi pareva di svenire, e scoppiai in lagrime.
Quando arrivò, quel povero Nino! pallido, stanco, trafelato! Veniva a piedi da Catania perchè l’omnibus era partito prima di lui, e non aveva potuto trovare altra carrozza che volesse fare il viaggio a quell’ora. Suo padre era tornato con lui, lo baciava. Sua madre ed Annetta se lo tenevano fra le braccia. Tutti lo festeggiavano; tutti piangevano di giubilo. Egli mi avrà creduta egoista e cattiva perchè io corsi a rinchiudermi nel mio camerino, a piangere, a ridere, a singhiozzare liberamente, ad abbracciare i piedi del crocifisso, i mobili, le pareti!
Mio Dio! C’è un essere più infelice di me sulla terra?
Dacchè cotesta tentazione si è impossessata di me, io non mi riconosco più. I miei occhi vedono più chiaro, la mia mente scopre misteri che per me avreb-