76 |
Storia di una Capinera |
|
moriva lontan lontano nella valle, e succedeva il silenzio. Suonarono le nove e mezzo, le dieci! i piagnistei erano generali. Il signor Valentini era andato ad incontrarlo, solo, al buio, come un pazzo, per domandarne a tutti i viandanti, deciso a non fermarsi che allorquando avrebbe trovato il figlio. Ma, Dio mio! se non si vedeva anima viva! e il più ardito viandante non si sarebbe arrischiato a quell’ora di percorrere le strade, invigilate sospettosamente dai contadini che fanno la guardia al coléra! Quei pianti mi spezzavano il cuore; quel silenzio mi atterriva; quel buio mi sembrava pieno di orribili visioni. M’ero chiusa nella mia cameretta onde inginocchiarmi ai piedi del crocifisso e piangere e pregare per lui. Di tratto in tratto interrompevo la mia preghiera, asciugavo le mie lagrime, soffocavo i miei singhiozzi per tendere l’orecchio, per mettere tutta l’anima mia