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Storia di una Capinera | 55 |
10 novembre.
Mia cara Marianna, tu sei inquieta per me, per lo stato dell’anima mia; mi fai mille domande che non comprendo, che mi imbarazzano, alle quali non saprei rispondere: mi chiedi mille spiegazioni che non saprei dare a me stessa. Se tu fossi qui, se ci parlassimo all’orecchio, abbracciate, sotto gli alberi, ove l’ombra è più densa, tu che sei già una signorina, che non anderai più in convento, che conosci il mondo, tu forse sapresti trovarci il bandolo! tu forse sapresti rispondere alle