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Storia di una Capinera | 47 |
tanto gusto? Il babbo volle che i nostri amici rimanessero a pranzo con noi. Fu una bella giornata! Si cantò, si rise, si stette molto allegri, si ballò anche... io no, sai!
Dopo il pranzo la solita passeggiata. La sera era bellissima; ma, non so perchè, io non fui così gaia, così contenta com’erano tutti, e come fui l’altra volta. Mi piaceva udire il lieve fruscìo della foglia che cadeva, lo stormire degli alberi, il canto lontano dell’assiuolo, mi piaceva ad aver paura dove l’ombra era più oscura, e starmi sola in disparte, poichè di tratto in tratto mi si velavano gli occhi di lagrime.
Qual mistero c’è dentro di noi, Marianna? Avrei dovuto essere così allegra in quel giorno in cui tutti lo erano! Non saprei spiegare a me stessa questa stranezza. Sarà forse un cervellino strambo il mio, cui meglio conviensi la quiete del