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44 | Storia di una Capinera |
sare tanto tempo prima di rispondermi. Confortami, discorri colla tua povera amica, ch’è inquieta, sconcertata da tutti codesti rumori, da tutte coteste novità, da tutte coteste nuove impressioni, e trema come un uccelletto, spaventato persino dai curiosi che stanno ad osservarlo, i quali non avranno certamente intenzione di fargli del male, ma gliene ne fanno col solo stargli d’attorno.
Vorrei piangere, vorrei ridere, vorrei cantare, vorrei stare allegra. Ho bisogno di una tua lettera. Ho bisogno di parlare con te, intendi? Abbracciami, Marianna mia... Se potessi piangere, e nasconderti il viso in seno!...