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Storia di una Capinera |
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giocando a rimpiattino fra gli alberi, nonostante che i nostri genitori si sfiatassero a gridarci di non correre. Alì e Vigilante prendevano parte a quella festa saltando e abbaiando allegramente. Di tanto in tanto, fra quelle immense ombre, un raggio di luna penetrava fra i rami, strisciava sui tronchi inargentandoli, e disegnava bizzarre figure sulle foglie morte che tappezzavano il suolo. Il signor Nino correva anche lui come un fanciullo, come un matto, nè più nè meno di tutti noi. Due o tre volte l’ho sopravanzato e ne sono andata orgogliosa. Vincere un uomo!... E siccome faceva buio fra gli alberi, ed egli non poteva vedermi arrossire.... così non mi vergognavo.... e allorchè m’ero lasciata di molto addietro tutti gli altri.... e anche lui.... sostavo ansante, senza poter tirare il fiato, ma tutta giuliva, e non avevo paura di trovarmi sola al buio, perchè udivo le loro voci, gli ab-