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246 Storia di una Capinera

orecchie quegli urli disperati che non avevano più nulla di umano, e di vedere quel suo viso delirante di terrore e inondato di lagrime che spezzavano il cuore.... Quando aprirono il cancello era svenuta. La lasciarono là, sul nudo suolo.... Che Dio mi perdoni! credo che suor Agata, la povera matta, sia stata la sola ad aver pietà di quella sventurata, perchè non osò farle alcun male; la guardava con quei suoi occhi istupiditi, e si accosciava sul suolo accanto a lei, la toccava e la scuoteva come se avesse voluto rianimarla. Quando venne il medico, la trovò ancora in quello stato; allora ordinò che fosse trasportata all’infermeria, e siccome la reverenda madre superiora, nell’interesse della comunità, temeva qualche nuovo accesso, egli ci rassicurò dicendoci che sarebbe stato per poco.

Infatti non durò molto....

La povera malata rinvenne quando fu