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12 Storia di una Capinera

nuovo; tutto mi turbava, tutto mi confondeva. Imaginati un cieco nato che per miracolo riacquisti la vista! Ora mi sono assuefatta a tutte codeste nuove impressioni. Ora mi pare di trovarmi il cuore più leggero, l’anima più pura. Parlo con me stessa, mi rispondo, faccio l’esame di coscienza; non quell’esame timido, pauroso, pieno di pentimenti e di rimorsi, quale lo facevamo al convento; ma un esame di contentezze, di felicità, benedicendo il Signore che me lo concede, sentendomi sollevare sino a Lui da una lagrima, o col solo fissare gli occhi nella luna e nel firmamento stellato.

Mio Dio! se queste gioie fossero un peccato! se il Signore si sdegnasse di vedermi preferire al convento, al silenzio, alla solitudine, al raccoglimento, la campagna, l’aria libera, la famiglia!... Se fosse qui quel buon vecchio del nostro confessore, scioglierebbe il mio dubbio, dis-