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Storia di una Capinera 199

ferro che imprigionano il mio corpo, torturano il mio spirito, e che irritano la mia sensibilità nervosa....

Se diventassi pazza davvero? Ho paura!... ho paura!... Un brivido mi ricerca tutte le fibre; il sangue mi si agghiaccia nelle vene.

Ho paura di quella povera suor Agata ch’è rinchiusa da quindici anni nella cella dei matti. Ti rammenti quel volto scarno, pallido e spaventoso? quegli occhi stupidi e feroci, quelle mani ossee dalle unghie lunghe, quelle braccia nude, quei capelli canuti? Essa si aggira senza tregua nel breve spazio della sua stanzuccia, abbranca le sbarre di ferro e si affaccia alla grata come una bestia feroce, seminuda; urlando, ringhiando!... Ti rammenti anche della paurosa tradizione del convento che quella cella non debba rimanere mai vuota, e che alla morte di una povera matta siavi sempre qualche