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176 Storia di una Capinera

mai lasciare il chiacchierare con te, perchè intanto non penso che soffro, che son qui... e tante altre brutte cose. Ma adesso non ne posso più. Ti ho scritto una lunga lettera, non è vero? molto lunga per una povera malata quale io sono. Ti costerà un po’ di fatica il decifrare la scrittura, perchè la mano è malferma; ma tu che mi ami indovinerai quello che ho scritto... e quello che non ho scritto.

Bisogna ringraziare Iddio anche di questa malattia. Sono come istupidita. Mi pare di sognare, e ancora non saprei render conto a me stessa di quello che son diventata.... Quando mi sveglierò, il buon Dio mi darà la forza.... Addio....