Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Storia di una Capinera | 167 |
campane, quando si spegneranno quei ceri, quando quei preti sfileranno in sagrestia, quando tutta quella gente si leverà per andarsene, debba andarmene anch’io e non abbia a restare sola, qui.... dove ho paura.... Ho visto tutti quei lugubri apparecchi che stringono il cuore, e si trattava di me? Ed ero io che morivo?... Tutta quella gente vestita a festa, tutti quei suoni, tutti quei lumi erano per me?... Ed io ho potuto acconsentire a morire?... Ho voluto morire?...
M’avevano abbigliata da sposa, col velo, la corona, i fiori; m’avevano detto ch’ero bella, Dio mel perdoni!... io ne fui contenta soltanto per lui che mi avrebbe veduta così!... M’affacciarono alla grata della chiesa. Tu mi vedesti; io non vidi nessuno; vidi una nube di incenso, un brulichìo, molte torcie ardevano; udii l’organo che suonava. Poi chiusero la cortina, mi spogliarono di quei belli abiti, mi tolsero