Pagina:Storia di una Capinera (1894).djvu/156

142 Storia di una Capinera

8 Febbraio, 1856.


Ho compito il noviziato. Mi hanno ottenuto una dispensa per ragioni della mia salute ch’è sempre cattivissima. Ho spesso la febbre, tossisco e son diventata così debole che la menoma fatica mi stanca. Però il mio cuore è calmo, e questa è la maggiore benedizione che Dio abbia potuto accordarmi. Qualche volta la fragilità si ribella, la tentazione mi riassale; allora mi prostro ai piedi dell’altare, passo le notti inginocchiata sul freddo pavimento del coro, macero il mio corpo coi digiuni e colle penitenze, e allorchè le mie forze son rifinite, la tentazione è vinta, e la calma ritorna.