Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
134 | Storia di una Capinera |
nato dal castaldo che l’aveva legato al guinzaglio.
Rivolsi un ultimo sguardo sul mio caro Monte Ilice e non vidi più nè la casa, nè la capannuccia, nè la vigna. Vidi soltanto una massa bruna ch’è il castagneto e il resto confuso nella nebbia e biancheggiante di neve.
Montammo in carrozza e partimmo.
Quando siamo entrati in città, il cuore mi si è fatto leggero leggero. Guardava fuori lo sportello e mi pareva ravvisar lui in ogni persona che incontravo.... Mi avranno creduto una sfacciata!... quando vedevo un crocchio di gente non potevo frenarmi di mettere il capo fuori dello sportello; ero tutta sossopra come se fossi certa di vederlo in quel cerchio.... la carrozza passava oltre rapidamente e il cuore mi si stringeva come se non avessi avuto il tempo di ravvisarlo fra quella gente. Chi sa dove abitano i signori Valentini?