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Storia di una Capinera 133

fa svolazzare di qua e di là; sul davanzale c’è ancora una pipa rotta. Tutte quelle cose parlano e dicono: Non c’è più! ci ha lasciato! siamo soli!

Quello era il viottolo pel quale egli veniva da noi. Quante volte ci sarà passato! Da quel punto doveva vedere la nostra casetta far capolino lassù attraverso i castagni. Quante volte l’avrà guardata!... E quante volte i suoi sguardi si saranno posati su queste pietre coperte di musco e vi si sarà seduto col suo bel cane disteso ai piedi!...

Marianna! non mi regge il cuore a tutte codeste memorie!

Siamo andati a cavallo sino a Trecastagne ove ci aspettava la carrozza. Il povero Vigilante ci faceva festa per invitarci a condurlo con noi. Che potevo io fare? L’ho accarezzato ed ho avuto quasi le lagrime agli occhi vedendolo allontanarsi per forza, strasci-