Pagina:Storia di una Capinera (1894).djvu/145


Storia di una Capinera 131

scacciarci. Nondimeno allorchè oltrepassai la soglia di quella casa mi sentii un gruppo al cuore. Volli passare in rassegna un’ultima volta quelle stanzine, la spianata, la capannuccia del castaldo, il muricciuolo, quel bel castagno che stende i suoi rami sul tetto! Ho abbracciato le pareti, i mobili del mio camerino; ho aperto un’ultima volta la finestra per udire quello stridere dei gangheri che piangeva. Ho fatto il giro della casetta onde vedere a mia finestra dal di fuori com’egli l’avrà vista.... onde cercare d’indovinare il luogo dov’egli ha posto i piedi....

Tutti erano allegri, Giuditta, Gigi, anche il babbo e la mamma; Vigilante saltellava, poverino, come se non sapesse che l’abbandonavamo. La castalda ci dava il buon viaggio con tutti i suoi bimbi che le si aggrappavano alle vesti; un uccelletto tremante di freddo è venuto a posarsi su di un ramoscello senza foglie