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120 Storia di una Capinera


Perchè non mi ha fatto udire la sua voce? perchè non è passato pel bosco? perchè non ha tirato una fucilata in aria? perchè non ha fatto abbaiare il suo cane che mi domandava se gli volessi bene, e sulla testa del quale avea posato la mano accanto alla mia?

Mio Dio! Mio Dio!...

Ti scrivo dal letto, su di un grosso libro che mi tengo sulle ginocchia. Qualche volta ho dei brividi di freddo, delle vertigini; ma se non ti scrivessi non potrei star qui rinchiusa, mi parrebbe di divenir pazza. Non ho più lagrime e l’angoscia mi divora come un cane rabbioso. Provo una smania, una febbre, un delirio! Cotesta pioggia che cade, cotesto vento che sibila, cotesti tuoni, cotesti lampi sono insoffribili; questo tetto mi schiaccia, queste pareti mi soffocano. Vorrei aprire la finestra, vorrei sentirmi battere sulla fronte questa pioggia ghiac-