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90 | Storia di una Capinera |
che si mantiene ancora dolce e tiepida. La castalda ha acceso il fuoco per la minestra e si è tolto in collo il suo bimbo. Il marito è ritornato dalle vigne, ha deposto lo schioppo accanto alla porta e si è messo a giocherellare col suo figliuoletto che si tiene fra le ginocchia. Tutto è calma, pace, serenità. Io sola sono inquieta, triste, infelice.
Ti scrivo tutto quello che mi passa pel cuore, e allorchè le lagrime non mi lasciano più vedere quello che scrivo, guardo il cielo stellato e l’ombra degli alberi dalla mia finestra; penso a quella festa, a tutta quella gente allegra, che si diverte, che è vicina a lui! ... penso a lui!... E allora non posso più scrivere, non ho più pensieri che per lui solo; bisogna che lo vegga almeno cogli occhi della mente, mentre egli laggiù balla e ride con un’altra.... e ti dico addio....