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capo quinto | 81 |
Vediamo che levandone quel dolor interno, i versi dello scettrato poeta sono di buonissimo conio: ma abbiamo scelto i migliori. Ora vediamo un sonetto statogli indirizzato per esortarlo alla pace, e la sua risposta sulle medesime rime:
Sire, udite urail voce, è fatto il mondo Soffrirete mirar di sangue immondo Deponete l’invitte arme lucenti, Quinci vedrem scolpito in bronzi e in marmi: |
Risposta
Italia, ah non temer! Non creda il mondo |
Vol. II | 11 |