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72 libro primo

dell’ingrandimento, sono divisi in varii scompartimenti per mezzo di ventuna edicole, o cappelle mortuarie, le quali, simmetricamente disposte, elevansi con risalto al disopra del porticato ed interrompono gradevolmente la lunga linea orizzontale.

La fronte degli archi e delle edicole è decorata da 342 colonne di granito, doriche, colla loro tra beazione; sotto al portico, e per tutta la sua estensione, corrono le catacombe, divise in altrettanti scompartimenti, con celle corrispondenti a quelle superiori: e lateralmente, in nicchie aperte nel muro, si seppelliscono i cadaveri in casse murate, in maniera che su ciascun tumulo si possa scrivere il nome del defunto.

L’area che lasciano i portici e le strade, si è divisa in scompartimenti per sepolture private e monumenti isolati.

Fra i monumenti che già campeggiano nel nuovo Campo Santo, è da notarsi quello eretto alla memoria di due vaghe e dolci sorelle, Elisabetta e Maria di Stackelberg, rapite anzi tempo, l’una agli amplessi dello sposo (marchese della Rovere), l’altra all’amore del fidanzato. Conviene lo stile gotico che vi fu leggiadramente dal già lodato signor Sada adoperato, ed al pensiero di racchiudere due monumenti in uno, ed alla patria da cui moveano le due bionde, e bianche, e virtuose fanciulle.

Tutto italiano invece, e dei tempi che chiamansi