Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
760 | capo ultimo |
Il Soleri, da cui ho queste notizie, accenna all’anno 1720 varii fallimenti;
fra gli altri quello del banchiere Colomba, e nota che questo banchiere avea più lingeria di Fiandra che il principal cavaliere di Torino, e che spendeva 15ꞁm. lire all’anno per la casa. Ora queste cose non farebbero certamente il menomo senso di maraviglia; poichè chi ha danari vive a suo modo, e non v’è più differenza esteriore di condizione.
L’ultima volta in cui si segnalò ufflcialmente tal differenza, fu nel 1775, quando Maria Clotilde di Francia, principessa di Piemonte, fece il suo solenne ingresso in Torino. Allora ciascuna delle arti meccaniche pigliò un uniforme, e si mosse in bell’ordine fuori di porta Susina ad incontrarla:
Gli argentieri aveano abito cilestrino, guernito in argento, con galloni, giustacuore e calzette di seta bianca;
I sarti, un abito di scarlatto;
Gli acquavitai ed i confettieri, un abito color di castagno;
I calzettai, un abito chermisino;
l guantai, un abito di pelle;
I pellicciai, un abito verde e chamois, guernito di martora e di galloni d’oro all’ussera, ecc.
(3)
Excipiens gelidas patriis ex alpibus auras Hesperii princeps jus capit una soli. |
(4) Monnier, Antiquités, mémoires et observations remarquables etc. Lille, 1614. ’
(5) Tom. ii, 351.
(6) Memorie dei viaggi dell’abate Pacichelli, iii, 511.
(7) A luogo a luogo abbiam designalo le case in cui abitarono uomini illustri. Qui aggiungeremo alcune altre notizie dello stesso genere da noi sapute o ritrovate.
Bernardino Galliari abitava nelle soffitte del R. Teatro.
Jacopo Durandi, in casa S. Sebastiano, via della Basilica.
Papacino d’Antoni, all’Arsenale.
Gaetano Pugnani, sovrano suonator di violino, in casa Borsone, avanti
all’albergo del Pozzo.
Vittorio Rapous, pittore di storia a olio ed a fresco, dietro la chiesa di Santa Maddalena.