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744 libro sesto

risolto di dire a lui la mia tribolazione, perchè so che lui ha sempre lo stesso buon cuore che Iddio li ha dato per l’opera a ciò mi aiuti nelle tribolazioni in cui mi trovo, la maggior tribolazione che abbia mai avuto in diciassette anni che travaglio per i poveri. Io da me non voglio lasciare, perchè mi sono impegnata a Dio con voto; eppure non posso andare inanzi perchè sono impedita: a restarmene così è un stato così violento che vedo che non la posso durare: io credo di averlo altre volte detto a lui che il mio fine non è di solamente operare, ma di amare. La vista dell’amore fu la causa del mio operare. Conosco che fin ora non ho fatto niente e dinanzi a Dio vedo e sento quel molto che egli vorrebbe e che io devo fare e potrei fare per suo servizio. Ma se non posso operare secondo il disegno che Iddio mi ha inspirato e servendomi dei mezzi che la sua amorosissima provvidenza mi mette in mano, io mi sento come a tirar fuori de la strada in cui Iddio mi ha messa e sono come una figlia che è messa a fare il bindello che se li tagliano i fili della trama, allora non puole più andare inanzi nel suo lavoro; così sono io già che non posso servirmi delle persone che il Signore li ha dato lo spirito dell’opera per aiutarmi: resto indebolita di spiriti e non mi posso promettere di fare quello che ho promesso di fare perchè mi sono levali i mezzi disposti dalla provvidenza per poterlo fare: voglio dire, che per fare quello che Iddio mi ha