risolto di dire a lui la mia tribolazione, perchè so
che lui ha sempre lo stesso buon cuore che Iddio li
ha dato per l’opera a ciò mi aiuti nelle tribolazioni in
cui mi trovo, la maggior tribolazione che abbia mai
avuto in diciassette anni che travaglio per i poveri. Io
da me non voglio lasciare, perchè mi sono impegnata
a Dio con voto; eppure non posso andare inanzi perchè
sono impedita: a restarmene così è un stato
così violento che vedo che non la posso durare: io
credo di averlo altre volte detto a lui che il mio fine
non è di solamente operare, ma di amare. La vista
dell’amore fu la causa del mio operare. Conosco che
fin ora non ho fatto niente e dinanzi a Dio vedo e
sento quel molto che egli vorrebbe e che io devo fare
e potrei fare per suo servizio. Ma se non posso operare
secondo il disegno che Iddio mi ha inspirato e
servendomi dei mezzi che la sua amorosissima provvidenza
mi mette in mano, io mi sento come a tirar
fuori de la strada in cui Iddio mi ha messa e sono
come una figlia che è messa a fare il bindello che
se li tagliano i fili della trama, allora non puole più
andare inanzi nel suo lavoro; così sono io già che
non posso servirmi delle persone che il Signore li ha
dato lo spirito dell’opera per aiutarmi: resto indebolita
di spiriti e non mi posso promettere di fare
quello che ho promesso di fare perchè mi sono levali
i mezzi disposti dalla provvidenza per poterlo fare:
voglio dire, che per fare quello che Iddio mi ha