Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/74

Capo Quinto


Agro Torinese. — Il Parco, antica delizia de’ principi di Savoia. — Campo Santo. — Mirafiori. — Carlo Emmanuele i, suoi versi. — Giambattista Truchi, celebre ministro delle finanze nel secolo xvii. — Sua villa e suo palazzo. — Chiesa della Crocetta — Di S. Saivario. Serviti. Come fossero chiamati a Torino. Uomini illustri vissuti nel convento di S. Salvarlo. — Santuario della Madonna del Pilone. — Opera Manzolina alla Generala, poi ricovero di donne mondane. In ultimo Casa di correzione e Instituto agrario pei giovani discoli. — L’Ergastolo; prima stabilito pe’ giovani discoli, ora Casa di correzione e Ospedal sifilitico per le donne traviate. — Instituti della signora marchesa di Barolo. Il Rifugio ed il Rifugino. Il monastero di S.ta Maria Maddalena. La casa di Sant’Anna. — Piccola Casa della Divina Provvidenza. — Il monastero di Nostra Signora di carità del Buon Pastore.


A settentrione del giardino del Re si stende una vasta campagna compresa tra i fiumi Dora, Stura e Po.

Emmanuele Filiberto la destinò a luogo di ricreamento e di delizia, ed insieme a podere modello. E però ivi si videro grotte, fontane, uccelliere, peschiere, pergolati, viali, labirinti, boschi, monti e valli, torrenti spumanti, tranquilli canali, rocce