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capo sesto 715

appigionarono una casa in città nuova vicino al sito dove s’avea da fabbricare il convento; ed avuta dal sig. Ottavio Baronis una copia dell’imagine della Madonna di Trapani, posero quel quadro in una bottega di detta casa che convertirono in cappella, dove traeva molto concorso di popolo, e dove è fama che molte grazie ad intercession della Vergine si operassero. Frattanto, mentre alcuni giovani stavan giuocando in un prato in faccia al bastion verde, dove un secolo prima sorgeva il convento della Madonna degli Angioli, accadde che trovassero il sigillo antico di quel convento, che era una Madonna portata in cielo dagli angioli. Questo sigillo essendo stato recato al duca, egli lo mandò ai padri dell’osservanza riformali, facendo loro intendere esser volontà di Dio che denominassero il loro convento dalla Madonna degli Angioli.

Cominciarono quindi i padri ad edificare il convento e la chiesa, con soccorsi de’ principi e divoti cittadini. Il convento era costrutto con sì aperta professione di povertà, che le celle aveano sembianza di sepolture piucchè d’abitazioni di vivi.

La prima pietra della chiesa fu posta il 13 luglio 1631 da monsignor Giovanni Ferrero Ponziglione referendario d’ambe le segnature, prelato domestico, ed uditor generale del cardinale Maurizio di Savoia, a nome d’esso cardinale.

Il coro fu edificato dalla marchesa d’Este di Lanzo.