professore nelle scuole comunali d’Orbassano, e
quindi d’umanità e rettorica in Carignano, prese
a curare l’educazione del fanciullo Luigi, il quale
in quell’età di cinque anni già era in caso di spiegare
lodevolmente la prosa di Cicerone, e possedeva
la lingua francese. — Dieci anni dopo incirca, fu
chiamato a Torino da un altro suo zio, l’avvocato
Cappelli, e venne ammesso ad una scuola di matematica
tenuta gratuitamente in casa sua dal conte
M. S. Provana del Sabbione. Parimenti il conte Prospero
Balbo ed il conte Filippo Grimaldi lo invitarono
alle lezioni che spiegavano ad una brigata
di giovani studiosi, quegli di scelta letteratura,
questi di fisica esperimentale. In tutte queste riunioni
Luigi Ornato ebbe sempre da’ suoi condiscepoli
la palma di primo. Ed era giusta la lode:
perciocché quando egli giunse in Torino, era sorprendente
il tesoro di cognizioni che già possedeva:
che oltre alla lingua nativa ch’egli maneggiava
in prosa ed in versi con una squisitezza da
dilettarne i più severi maestri, oltre allo scrivere
lodevolmente nella latina e nella francese, era già
avviato in quella de’ Greci, ed aveva da se compiuto
un primo corso di algebra fino al calcolo differenziale.
A questi studi aggiungansi la cognizione della parte
scientifica della musica, e l’ornamento della calligrafia.
« All’età di ventanni incirca, Luigi fu nominato