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sito compreso fra piazza Castello e il caffè di S. Filippo apparteneva ai Gesuiti. In aprile del 1678 avendo essi offerto a Madama Reale Maria Giovanna Battista di costrurre a proprie spese un collegio de’ Nobili, affinchè i giovani patrizi non fossero più obbligati di cercare educazione nel collegio di Parma od in altri luogi fuori Stato; quella principessa gradi tale offerta, e fe’ loro dono d’un sito di tavole 309 nel nuovo ingrandimento, in un angolo appartato della città, coll’obbligo d’edificarvi un collegio per l’educazione della nobiltà, scuole pubbliche, ed una chiesa in onore di S. Giovanni Battista; poi in gennaio dell’anno seguente, considerando che il sito donato alla compagnia era troppo rimoto, pensò di assegnargliene un altro più concentrico, che fu appunto la parte de’ fossi già donata al marchese di Agliè, in cui si dovesse fabbricar la chiesa (casa dell’Economato); i siti già donali al marchese di S.Maurizio, conte Cagnollo, conte e presidente Truchi, tramediati dalle strade dell’Anitra (del Giardino) e del Putetto (della Verna); tutto ciò mediante il pagamento del giusto prezzo da farsi mercè la vendita del sito loro donato nel 1678.1

Cominciavano i Gesuiti le grandiose fabbriche, le quali non erano ancor terminate nel 1688; e nel medesimo tempo il principe Emmanuele Filiberto di Carignano alzava il suo magnifico palazzo, adoperando il medesimo architetto padre Guarino Guarnii,