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694 libro sesto

applicarne le rendite ai Missionarii, aftinchè cresciuti di numero potessero dividersi in due squadre, e moltiplicar le missioni. Il suo pensiero gradì alla Santa Sede; e con breve del 31 d’ottobre dell’anno medesimo Alessandro vii vi die’ intera esecuzione. Se non che la parrocchia venne fra non molto ristabilita, ma con nuova dote, e ad istanza dei Disciplinanti di S. Rocco. Il priore Rorengo ritirossi a vivere coi Preti della Missione, fra i quali morì a’ 15 d’aprile del 1676, pieno d’anni e di opere buone.

Nel 1663 si comprò una parte del giardino dal conte Broglia per fabbricarvi la casa. Il marchese pose la prima pietra della parte dell’edifìzio in cui doveva essere la cappella. Duemila ducatoni die’ perciò di limosina Madama Reale Maria Cristina; ugual somma v’aggiunse egli stesso; ed appena fabbricata la casa (1667), vi venne ad abitare con abito e trattamento di fratello coadiutore. Nel 1674 volendo allontanarsi sempre più dai rumori del secolo si ritirò nel convento di S. Pancrazio, vicino a Pianezza, con abito e trattamento di novizio, dove salì a miglior vita il 3 giugno 1677.

I Missionarii aveano casa e cappella interna, ma non aveano chiesa quando Carlo Emmanuele ii nel 1673 recossi un giorno all’improvviso alla congregazione all’ora del desinare, e postosi a tavola coi padri, volle pranzar con loro.