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capo quarto 687

potranno rendere qualche piccolo servigio al Signore rispetto al povero popolo della campagna, e dell’ordine ecclesiastico.

« Ella troverà molti difetti in questi poveri Missionarii; Lo prego umilissimamente, Monsignore, di sopportarli, di avvertirli de’ loro mancamenti, e di correggerli come adopera un buon padre co’ propri figliuoli. Trasferisco perciò in Lei il potere che Nostro Signore mi ha dato in questa parte. Piacesse a Dio che fossi in luogo tale da potermi anch’io prevalere del vantaggio che avranno di vederla, Monsignore, di profittare delle parole di vita eterna che escono dalla sua bocca, e di tanti buoni esempi che la vita di lei mostra a tutto il mondo. Ne spererei qualche ajuto per emendar la mia, e divenire con miglior titolo »


Suo umilissimo servitore

Vincenzo de’ Paoli        

indegno prete della Missione.1



Al sig. Martin scrivea:


Di Parigi 26 novembre 1655.


« La grazia di N. S. sia con voi sempre. Ho ricevuto la vostra prima lettera da Torino, e dal buon