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capo quarto 685


Alla meta dell’isola che segue a destra, è la chiesa della Concezione, che ora è cappella arcivescovile, ma che prima appartenne ai preti della Missione insieme col palazzo e col giardino attiguo.

I preti della Missione furono chiamati a Torino da Carlo Emmanuele Filiberto Giacinto di Simiane, marchese di Pianezza, figliuolo di donna Matilde di Savoia, generale d’infanteria e gran ciambellano. Piucchè gli alti natali e le cariche occupate lo rendettero insigne le molte sue virtù, ed il grado sublime a cui pervenne nella spiritualità. Onde i’ avere poderosamente aiutata la fondazione del monastero della Visitazione, e l’aver fondato a Torino la casa della Missione, a Pianezza il convento di S. Pancrazio degli Agostiniani Scalzi, fu in lui naturai conseguenza d’una vita pia e religiosa, e del desiderio di promuoverla ne’ suoi simili, non espiazione di azioni malvagie o restituzione di sostanza furtiva. Il marchese di Pianezza domandò nel 1655 al grande S. Vincenzo de’ Paoli alcuni de’ suoi preziosi Missionarii, ed egli, consolandone il pio desiderio, gli mandò quattro sacerdoti e due coadiutori che giunsero a Torino il 10 novembre di quell’anno medesimo. Dopo qualche riposo cominciarono a dar una missione a Pianezza, della quale il Marchese provò tanta soddisfazione, che ai 10 di gennaio 1656 assegnò loro la dote di seimila scudi.