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capo secondo | 669 |
che intendessero far parte della confraternita del nome di Gesù ad entrar nel palazzo. Luciano, Rettore della nuova confraternita, uscì il primo e fu seguito da altri tredici; i quali inalberando croce propria, s’avviarono, accompagnati dalla confraternita di Sta Croce, a San Martiniano, dove, ricevuti dai Rettori della chiesa, appena ebbero rese grazie a Dio, descrissero ventidue onorati cittadini che si presentarono a farvisi aggregare.
Sebbene avesse a patire non poche contrarietà dagli Ugonotti francesi e dagli ufficiali del re di Francia che li favorivano, la confraternita di S. Martiniano fece molti progressi. Nel 1547 ebbe l’approvazion pontificia; nel 1564 ottenne da Pio iv un’indulgenza plenaria in forma di giubileo da lucrarsi il dì della circoncisione, festa principale da lei celebrata. In aprile del 1574 due dame d’alto grado e per più rispetti famose, Antonia Montafìa, moglie del gran cancelliere Langosco, Beatrice sua figlia, vedova del conte di Vesme, e poi moglie in seconde nozze del conte Martinengo, fondarono le consorelle del Gesù, col consenso de’ confratelli, e colle debite approvazioni.
Infine nel giro di pochi anni da questa confraternita, come da un vivaio d’uomini religiosi e zelanti, si diramarono le confraternite dello Spirito Santo, della Misericordia e della Annunziata; le due prime invero, senza sua partecipazione, vennero fondate