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62 libro primo

E dopo non lunga tempesta di quelle bocche da Cuoco, ottenne l’intento.18

Aboliti poi dal governo provvisorio, il 1° settembre del 1802, gli ordini religiosi, gli edifìzi del Monte alienati ad un privato, servirono ad uso di collegio; nel 1816 fu ricomperato, e poi renduto dal governo regio ai Cappuccini, che ne ripigliarono il possesso addì 22 di settembre del 1818.19 Nel 1840 il re Carlo Alberto aggiungeva al convento una nuova fabbrica ad uso d’infermeria, come appare dalla lapide con busto che gli posero i Cappuccini riconoscenti. Questo stesso principe, in luogo delle due corone date dalle infanti Maria e Catterina, ed involate ne’ torbidi della rivoluzione, due altre ne surrogò nel 1844, con cui venne di nuovo incoronato l’antico simulacro di Maria Santissima.

Un voto fatto dal duca Carlo Emmanuele i, nella cruda pestilenza del 1599, die causa alla fondazione dell’Eremo de’ Camaldolesi cominciata due anni dopo. Ne fu ministro principale un uomo di vita venerabile, fra Alessandro de’ marchesi di Ceva, monaco di quella religione.20 Il duca avea ceduto a quel tempo appunto la Bressa ed il Bugey alla Francia in cambio del marchesato di Saluzzo. La Certosa di Pietracastello, cappella dell’ordine supremo dell’Annunziata veniva a trovarsi in dominio straniero. Carlo Emmanuele i elesse in sua vece a tale ufficio l’Eremo camaldolese.