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capo quarto 61

sazio dei regali francesi, perchè ricusò con nobilissima lettera alti onori offertigli da quel cardinale, ed impedì la consegna di Monmegliano, chiesta con alterezza di comando, a nome di Ludovico xiii, illustrò con questi meriti incontrastabili la sua fama alquanto, per accuse di diverso genere, intorbidata.

La militare importanza del sito procurò a quel pacifico recesso non pochi disturbi. Nel 1639, quando il principe Tommaso s’impadronì di Torino, fortificò e trinci ero il Monte.

Ma i Francesi pigliarono quel posto d’assalto, ne valse ai vinti ricoverarsi in chiesa, ne li protesse la tremenda maestà degli altari; perocché appiè di quelli dai crudeli vincitori furono trafitti, lacerati, sgozzati; appiè di quelli, sottentrando al furore dell’ira il furor della libidine, si fece forza all’onestà delle donne.

Nel 1690 Vittorio Amedeo ii, in guerra colla Francia, pose presidio di soldati in quel convento. Nel 1703, fu risoluto per ben due volte ne’ consigli del duca d’abbattere il convento pel comodo che avrebbe potuto dare ai nemici, di fulminare da quella vetta la città colle artiglierie. Ma per buona sorte non si perseverò in quel pensiero.17

Nel 1799 Vukassowich cogli Austro-Russi occupò il Monte, e piantovvi batteria di cannoni e mortai, onde stringere alla resa la città di Torino, tenuta dai Francesi capitanati dal general Fiorella.