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capo quinto 633

Amedeo di Castellamonte. L’appalto ne fu dato l’ 11 aprile 1680.11 Stupenda è l’iscrizione che si legge sovra la porta d’ingresso:


PAVPERVM SALVTl TEMPORALI
DIVITVM AETERNAE
APERTVM.


Allo Spedale di S. Giovanni s’aggiunsero nel 1676 varii letti per gli incurabili. Nel 1730 vi fu istituita l’opera delle partorienti, chiamata della Maternità, che poi ne venne separata in gennaio del 1801, ed allogala nel convento di S. Michele già de’ Trinitarii Scalzi della Redenzion degli schiavi sul fine della medesima via.

La cappella circolare di questo spedale è disegno dell’architetto Castelli, e frutto della liberalità del marchese Argenteri di Bagnasco.

Lo Spedale di S. Giovanni è servito dalle pietose e di vote suore di S. Vincenzo de’ Paoli.

Fra i molti benefattori de’ quali rendono testimonianza le statue e le iscrizioni, ricorderò solamente la marchesa Villa nata Bevilacqua, parente per via di madre di S. Gaetano Tiene, già da noi mentovato, la quale fondò dieci letti di ciascun sesso onde raffermar in salute i convalescenti prima di congedarli, ed in breve lutto il suo avere convertì

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