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596 libro quinto

iscrizione, è sepolto il cardinale arcivescovo Gianiballista Rovero, morto il 9 di ottobre 1766, e che vi fu recato a notte avanzata la sera del 13.22

Nella cappella della Vergine del Carmine e del Crocifìsso è il sepolcro d’Ambrogio Passetto, protomedico, professore di medicina, morto nel 1684. I genii d’ippocrate e Galeno sono del Tantardini.

Quasi di fronte alla chiesa di Sanla Teresa, nel sito ora occupato dalla casa Donaudi, sul canto della via di S. Maurizio, vedevasi ancora nel principio del secolo xvii una piazzetta che finiva contro al muro della città, e in mezzo alla quale sorgeva la chiesuola di Sant’Eusebio volta verso levante. Era chiesa parrocchiale, di patronato della casa della Rovere, e la sua giurisdizione stendevasi per circa due miglia nel territorio torinese dal lato meridionale.

Nel 1584, tempo della visita di monsignor vescovo di Sarcina, era in pessimo stato e trattavasi di demolirla. Il rettore era un cappellano del Duomo, il quale non vi dicea messa che la domenica. Avea trecento parrocchiani, di cui cento fuor di città. Quando si doveva amministrare il Viatico fuor delle mura, il curato andava a dir messa ad una cappella campestre.

Verso l’angolo sud-est della città alzavasi la chiesa di S. Brizio, che nel 1311 era parrocchiale, e che dopo la metà del secolo xv era aperta ancora, ma