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capo terzo 595


La statua del Santo col Bambino, e le statue della Fede e della Carità sono di Simone Martinez, Siciliano.

Il fresco della vôlta è di Corrado Giaquinto di Molfelta, scolaro del Conca, ma più scorretto di lui nel disegno, di cui sono pure la Fuga in Egitto ed il Transito di S. Giuseppe, grandi tavole che ornano le pareti laterali.

La cappella dell’anime purganti è dipinta a fresco da Tommaso Aldovrandini bolognese, che nel dipinger prospettive, architetture, rabeschi, ornati, si acquistò gran nome. Le figure sono d’Antonio Burini, altresì bolognese, molto mediocre pittore.

Ne’ vasti sotterranei di questa chiesa riposano le ceneri di Madama Reale Cristina stata qui trasferita, come abbiam detto, dalla chiesa delle monache dell’ordine stesso. Vi giacciono pure Margarita Falcombella, moglie del senator Perrachino, fondatrice del Deposito di S. Paolo; monsignor Ignazio della Chiesa, vescovo di Casale, morto nel 1758, autore di molte aggiunte M’Ampia descrizione del Piemonte del suo agnato Francesco Agostino. Ma ora non v’è più indizio del suo sepolcro. Qui aveano ancora sepolcro gentilizio le nobili famiglie Tana (sotto l’altar maggiore), Orsini, della Chiesa di Cinzano, Asinari di Bernezzo, Solaro di Covone e di Breglio, Galeani di Canelli, Alfieri di Magliano. Nella chiesa, sotto al pavimento, nel sito che risponde al busto ed alla