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capo primo | 559 |
quattro annuali di lire 220 l’una, legale dal negoziante Michele Bistorti nel 1731; due pure annuali di lire 100 l’una, legate da Michele Gaetano Pateri nel 1727.9
Ma il suo antico e principale inslituto è d’assistere i condannati all’estremo supplizio, ed ecco in qual forma si procede.
La Compagnia avvertita per cura degli agenti del fisco esservi qualche infelice condannato a morte, invita i prefetti delle carceri ed i misericordiosi deputali all’ufficio di confortatori ed alcun altro dei principali a trovarsi nel confortatorio. Letta al condannato la sentenza, viene il medesimo circondalo dai preti e laici della Compagnia, i quali in que’ primi crudeli momenti, lasciando alla desolata natura un necessario sfogo, gli usano conforto di compassionevole sembiante e di cortesi servizii piucchè di parole. È condotto poi nel luogo che chiamasi da noi confortatorio, ed è una cappella dove in faccia all’altare s’apre una finestra sul cortile interno della prigione; nel muro che è dal lato del Vangelo s’apre una porta munita di robusto cancello di ferro, al di là del quale entro un andito angusto e chiuso in ogni lato, è un letticciuolo, su cui è assiso il condannato colle mani libere, ma con una catena al piede; accanto al condannato sul letticciuolo medesimo s’asside or l’uno or l’altro de’sacerdoti, ministrando al cuore indurato ed ulcerato il divin farmaco di quella parola, sola