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Note



(1) Registro Controllo, num. xciv, fol. 15. Archivio camerale.

(2) Dicesi nella Guida di Torino, architettura del Pellegrini. Del Pellegrino Tibaldi non può essere, morto ventisette anni prima. D’altri di quel nome non so.

(3) Arpio, op. cit., pag.200.

(4) Registro Controllo, num. cxxx, fol. 88. V. ancora i Registri clviii, 200; clxviii, 180; clxix, 180, ecc.

(5) Dai ruoli dell’Archivio Mauriziano.

(6) Di tre ingegneri ducali della famiglia Ghibert o Guibert abbiam trovato memoria; d’Apollonio nel 1668; di Ludovico Maurizio, primo ingegnere nel 1686; di Ludovico Andrea, primo ingegnere nel 1693; senza parlare di Onorato, che nel 1686 depulavasi ingegnere nella contea di Nizza. E postoche è caduto qui il discorso degli ingegneri ducali, e molti ne abbiam già ricordato de’ più famosi; diremo che Ascanio Vittozzi, d’Orvieto, fu deputato architetto ed ingegnere di Carlo Emmanuele i con patenti del 18 d’ottobre 1584; che il primo settembre del 1592, quando quel principe fe’ l’impresa di Provenza, costituì il Vittozzi sovra intendente generale delle fortezze della provincia conquistata; che nel 1595 fu dato in aiuto, al capitano Ascanio, l’ingegnere Viltozzo Vittozzi, suo nipote, morto in luglio del 1615, prima dello zio; che fin dal 1606 era ingegnere ducale Carlo di Castellamonte; che addì 4 dicembre 1637 venne assegnato nella medesima qualità al conte Amedeo di Castellamonte Io stipendio goduto dal conte Carlo suo padre; e che il 2 d’aprile 1639 esso conte Amedeo veniva deputato sovr’intendente generale delle fabbriche e fortificazioni; che fin dal 1626 era ingegnere aiutante, sotto al conte Carlo di Castellamontc, Maurizio Valperga; che fu poi