Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
542 | libro quarto |
di popolo, e dove poteansi riconoscere più facilmente. La chiesa della Gran Madre di Dio è parrocchia suburbana.
Nel 1669 era ordinata la costruzione della strada della Zecca e dell’Accademia Reale; di questa fu architetto Amedeo di Castellamonte. Nel sito compreso tra l’angolo della nuova strada ed il teatro delle feste in piazza Castello, ebbe dono di sito il mastro auditore Gio. Battista Quadro, coll’obbligo di fabbricarvi un trincotto o pallamaglio, secondo il disegno, per comodo della corte e degli Accademici. Ma per ragioni indipendenti dalla volontà del Quadro il trincotto non potè farsi. L’Accademia Reale divenne scuola famosa di studii cavallereschi; e ad essa accorrevano anche da lontane regioni giovani di nobil sangue ond’esservi educati. Con lettera del 22 marzo 1688 il principe Eugenio raccomandava al duca suo cugino il conte Massimiliano figliuolo del tenente maresciallo conte di Eberstein, e nipote del signor principe di Diechtristein, cameriere maggiore dell’Imperatore, il quale ad apprendere gli esercizii cavallereschi se ne passa a cotesta Reale Accademia.
Due anni dopo passava il medesimo ufficio in favore del conte Palfì.
Chiusa dipoi alcun tempo per cagion della guerra, fu riaperta il 1 di maggio 1713.
Ordinata a’ tempi dell’impero a scuola militare