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536 | libro quarto |
ed alle uftiziature in San Martiniano, supplicarono la confraternita a permetter loro di far corpo da se, ritenendo, come divota colonia, il nome e l’abito antico. Furono compiaciuti, e dalla confraternita di San Martiniano accompagnali processionalmente al Duomo, e poscia a San Marco, presso al ponte di Po, dove il curato li ricevette, e loro die’ facoltà di celebrare i divini ufficii. Nel 1648 comprarono quei confratelli un sito nella via di Po, e costrussero la chiesa dell’Annunziata. Nel 1668 la confraternita recossi pellegrinando a visitare il sacro chiodo in Milano, in seguito ad un voto fatto per la salute del principe di Piemonte. De’ viaggi della confraternita dello Spirito Santo abbiam già parlato. Rammenteremo qui opportunamente che anche la confraternita della Trinità si recò a Loreto ed a Roma nell’anno santo 1650, e che ricevette in Rologna cortese e divota ospitalità dall’infanta donna Maria di Savoia. Nel 1776 i confratelli dell’Annunziata abbellirono la chiesa e v’aggiunsero la facciata sui disegni dell’architetto Francesco Marlinez, messinese. Il che viene ricordato da una iscrizione latina dettata dal Vernazza.
L’altar maggiore, tutto di marmi, è disegno dell’architetto Bernardo Vittone.
Nel primo altare a destra, la tavola di S. Giuseppe e S. Biagio colla Vergine in gloria fu dipinta nel 1656 da Giovanni Andrea Casella da Lugano, di cui