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capo primo 499

quale sono già usciti alunni ed alunne che comparirono con plauso sui primi teatri.

Fino dal 1838 sorge nel bel mezzo di questa piazza per volere del re Carlo Alberto sovra un piedestallo di granito di Baveno, adorno di bassirilievi e di fregi in bronzo, la statua equestre d’Emmanuele Filiberto, dello stesso metallo. Questo monumento del Marochetti, originario piemontese, ha fama europea. Il gran capitano, nell’atto di rientrare nella sua capitale, raffrena il focoso destriero con una mano, e coll’altra ricaccia nel fodero la vincitrice sua spada, deliberato ornai di darsi tutto all’arti di pace, e di cambiar il lauro contro al Palladio ulivo.7 La foga del cavallo arrestato in un punto da quella man poderosa non è scolpita, ma vera; e lo scultore dipartendosi dall’antico, seppe trovare una novità fortunata in argomento assai trito e tante volte riprodotto; dimostrando come la sapiente imitazione non procede incatenata, ma libera; non copia, ma s’inspira ai tipi del bello antico, e crea. Cotesto non fanno quelli che in fatto di lettere e d’arti si strascinano penosamente dietro all’orme di chi ci ha preceduti, che a gran ragione il Marini chiamava ebrei; perchè ostinati a non voler avanzare; perchè quanto è in loro piantano un chiodo nell’ali del progresso; perchè delle bellezze, del giudicio, della grandezza antica, non sprone a virtù, ma strame fanno alla propria infingardaggine e dappochezza.