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496 libro quarto

scrutarne per minuto i difetti, de’ quali niuno è scevro, e talora più abbonda chi più risplende.

Durante il governo Francese chiamavasi strada Alfieri quella che ora si chiama strada di San Carlo.

La piazza di San Carlo, anticamente chiamala piazza Reale, denominavasi piazza Napoleone. La via che da questa piazza mette a Porta Nuova, strada Paolina, dal nome della più bella fra le sorelle del gran capitano. La via dell’Arsenale fino a via nuova, strada d’Austerlitz, poi strada di Jena. La via del teatro d’Angennes, strada di Tilsitt; quella che dalla piazza Carlina mette al baluardo di levante, strada di Marengo; la via del Carmine fino al suo sbocco nella via d’Italia, strada Campana, dal nome di Federigo Campana, socio del collegio di giurisprudenza nell’università di Torino, il quale accesa la mente d’ardenza repubblicana, gittata la toga e datosi all’armi, fu generale di brigata negli eserciti francesi, e fu ucciso nella campagna di Polonia del 1806, poco lunge da Ostrolenko. Piazza Castello denominavasi piazza Imperiale. I viali della cittadella dicevansi corso Borghese. Non si creda che P ossequio reso al gran tragico derivasse dai governanti stranieri: erano cittadini teneri dell’onor nazionale che esaltavano le glorie nostre domestiche.

Addì 27 febbraio 1662, un giovane cavaliere attraversava in lettiga la piazza di San Carlo; giunto