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428 | capo settimo |
Che se non è gradua la servitù di’ cavalieri, nasce dal poco merito e molta inconstanza loro. E per troncare ogni mal fondata raggione che in contrario volessero addurre, s’offeriscono per i 28 di geranio de mantenerlo con le armi in mano a tre colpi di lancia nell’uomo armalo contra chiunque mal accorto haura ardire d’opporsi a tanta verità. Data nell’augusta città di Torino li 25 genaro mdcvii.
Il cavaglier Prodicleo.— Il cavaglier Aliteo.
(7) Delle giostre alla corte di Savoia. V.Cibrario, Opuscoli, edizione del Fontana.
(8) Chiamata in varii statuii Zabramaritum, salita ai dì nostri all’onore di significazione politica, Charivari.
(9) Archivio del venerando collegio de’ causidici di Torino.
(10) È più che pedantesco ed ingiusto il giudicio che si reca di questo insigne architetto nel Dizionario del Ticozzi, in cui si dice che fu architetto del duca di Savoia, perchè ogni idea di buon gusto era perduta. — Che vane città ebbero piuttosto la sventura che la sorte d’avere edifizii di sua invenzione;— tutto in queste fabbriche è arbitrario, irregolare, sforzato. — Morì per vantaggio dell’arte nel 1683!!!
Certamente lo stile del Palladio e del Sansovino, del Sanmicheli, ed anche quello di Juvara e d’Alfieri è assai migliore. Ma niuno contesterà al Guarini, un gran merito d’invenzione, un gran merito di difficoltà superate, e se non la purezza, la semplicità, l’eleganza, un genere di bellezza e di grazia, che per essere ricercato, non tralascia d’esser piacente. Chi potrà dir che il Marini non era poeta, e gran poeta, quantunque servisse al traviato sentimento del suo secolo? Il Guarini è il Marini dell’architettura.
(11) E dal canto verso la porta della città detta porta Palazzo, il detto palazzo capitulato, ossia il suo sito non si estende salvo fino al luogo dove al presente è edificata la cappella di S.Lorenzo, appoggiata e contigua alla detta muraglia della città.— Esami fatti da monsignor Vincenzo Lauro, nunzio apostolico, intorno alla convenienza dell’alienazione del palazzo vescovile. Archivi di corte.
(12) Avendovi essi padri fino al presente di continuo con gran divotione et edificatione nostra et de’ nostri sudditi mantenuto religiosi, massime di nazione napoletana et oltre alla amministratione et prediche, hauendoui eretto una congregatione sotto il titolo de’ Servi della Santissima Madona della disciplina, con gran concorso non solo di popolo, ma della nobiltà, cavalieri et uffiziali della corte nostra et dei nostri magistrati... — Archivio camerale. Patenti, registro liii, 50.