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capo settimo 465

a pied puis a cheval se porterent vaillamment en grant pronesse et hardiesse et tellement firent come ung chescun peut voyr. Ma noi che non abbiamo veduto dobbiamo star contenti al giudicio del duca e credere che tutti e due si sieno portati bene. Presenti a quel duello erano Giacomo della Torre cancellier di Savoia, Giovanni bastardo d’Armagnac, Luigi di Savoia, Sire di Racconigi, maresciallo di Savoia, Giacomo di Valperga, Amedeo di Luserna ed altri molti. Le lettere patenti hanno la data del 16 gennaio 1450.5

A’ tempi di Carlo Emmanuele i, la corte di Savoia era delle più liete. Questo principe trovava invenzioni ingegnosissime per feste allegoriche, cavalleresche ad un tempo e mitologiche. Ad esempio del principe, i suoi figliuoli ed i cortigiani esercitavano la loro facoltà inventiva. Alcune di queste feste davansi nel palazzo, o in teatro. Varie nel giardino, o nel parco. Si ha memoria di favole pastorali fatte rappresentare in quest’ultimo sito nel 1601; d’una gran festa che vi si diede al maresciallo di Crequy nel 1629. La piazza Castello si riservava alle corse al Saracino, chiamato altrimenti facchino, o uomo armato; che era un gran gigante di legno girante sur un perno con braccia armate di bastone. Si correva contra di lui colla lancia in resta. Se la lancia percuoteva nel mézzo del petto il gigante non si moveva, ed il colpo era onorato: per poco che

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